sabato 22 maggio 2010

"Due Chiacchere Con...": I PERTURBAZIONE

Un divano, un tavolino rotondo al centro della stanza,qualche sedia, da bere, da mangiare e "sì,sì, si può anche fumare non preoccupatevi"...nasce così all'interno di questo blog una nuova stanza dove poter scambiare due chiacchere in tutta tranquillità, in amicizia oserei dire, in modo da poter conoscere un po' meglio le persone che stanno dietro alle canzoni che ascoltiamo..un luogo in cui sia bello fare domande ma soprattutto dove sia ancora più interessante sentire la risposta....
E per l'inaugurazione quale miglior occasione se non l'uscita dell'ultimo lavoro di una delle mie band italiane preferite?!!!
I primi ad accettare il nostro invito sono stati i Perturbazione (Gigi Giancursi):

I.: Ciao ragazzi e innanzitutto grazie mille per aver accettato il nostro invito e per la vostra solita disponibilità
P.:Ciao, inanzitutto grazie per lo sbattimento che ti sei fatto nello scrivere quest'intervista. E' già di per sè un atto d'amore che sarebbe peccato ignorare.

I.:Poniamo che qualcuno non vi conosca, presentatevi e quale modo migliore se non attraverso le vostre canzoni? Quali scegliereste?
Se toccasse a me presentarvi, direi:
Agosto: la vostra canzone di più successo, un ritornello che si poggia su un non-sense,
su una frase che non ti apsetti, ma che allo stesso tempo ti ipnotizza. E poi il
video..tutto perfetto!
Se Mi Scrivi: perchè non bisogna prendersi troppo sul serio..e poi a chi non è mai capitato di
"dare un'importanza esagerata ad una sola serata"
Quattro Gocce di Blu:in assoluto una delle mie preferite, la versione con Syria poi aggiunge
quel non so chè di magico che la rende unica...
Del Nostro tempo Rubato: è la canzone del vostro nuovo album (in streaming su Rockit e in uscita il 21maggio) che già ad un primo ascolto mi ha colpito e mi si è stampata in mente.
P.:La prima risposta forse ti deluderà perchè in fondo ogni nostra canzone è un biglietto di presentazione. Quando Flaubert diceva di essere Madame Bovary, intendeva proprio questo. Ogni artista si dipinge per intero in una propria canzone. Ogni canzone è una fotografia dell'artista, conscia o inconscia. può darsi che ci siano fotografie venute meglio all'apprezzamento altrui, ma ogni foto è una rappresentazione. I partenopei direbbero che ogni scarrafone è bello a mamma sua, ma proprio perchè in fondo è a sua immagine e somiglianza.


I.:A proposito del nuovo cd..."persino il rock ti scava rughe sulla faccia"??
P.:In Italia il rock vive una profonda contraddizione. Dovrebbe essere il momento di rottura generazionale che apre una crepa nel mondo già solacato da crepe degli adolescenti e distaccare irrimediabilmente il giovane dal cordone ombelicale che lo tiene legato alla famiglia. Una spinta emancipatoria, talvolta traumatica (ma sono traumatici tutti i passaggi vitali, dalla nascita alla morte). Invece il rock è fatto da persone 'anziane'. I genitori accompagnano i figli ai concerti 'rock' avendolo incontrato prima di loro. E' una contraddizione nuova a livelllo storico-sociologico. Gli U2 hanno l'età dei nostri genitori. Chi ridarrà ai ventenni di oggi la ribellione negata? La nostra riflessione invece è vista dalla parte di chi suona.




I.:Quando si fa un trasloco si è sopsesi tra passato, presente e futuro... se vi guardate indietro cosa vedete? E davanti a voi invece? Rimpianti? Aspettative?
P.:A volte è meglio non domandarsi troppe cose ma proseguire a svuotare gli scatoloni, sistemarsi e avere l'illusione di ricominciare una nuova vita. Anche i compleanni fanno quest'effetto. Il giorno dopo ci si riscopre gli stessi, senza un centimetro di cambiamento.

I.:A cuore aperto..cosa vi aspettate da quest'album?
P.:Di venire riconosciuti come una voce presente all'interno del panorama musicale italiano, cosa che peraltro noi sappiamo di essere. Ne più, nè meno. Ci piacerebbe per una volta che a deciderlo fossero gli ascoltatori e non coloro che si arrogano il diritto di decidere cosa deve o non deve piacere alle masse, considerate come una fiumana indistinta di consumatori.


I.:Come avete fatto giustamente notare anche voi, una delle parole che ricorre più spesso è "Italia"...visto che forse non è il momento migliore per parlare dell'Italia in generale vi chiedo un parere sulla "vostra" Tornino che sembra vivere una nuova giovinezza sia musicale che culturale...sbaglio?
P.:A Torino esistono decine di gruppi interessanti della generazione subito dopo la nostra. Spero di non dimenticarne troppi, ma se qualcuno per curiosità volesse approfondire, eccoli qui:
Nebbia, Ila Rosso, Verlaine, Nadar Solo, Sidera Ves, Pablo e il Mare, Deian, Mezzafemmina, ecc. La realtà è che questi gruppi esistono da anni ma per il discorso che facevo prima, sembra che chi punti i riflettori decida sempre di illuminare certe scene quando le altre vengono a noia,
Pensiamo al successo dei Baustelle che hanno raggiunto e che si è concretizzato solo ad un certo punto. Loro erano sempre stati i Baustelle, ma qualcuno se ne è accorto dopo anni.

I.:A mio parere, adesso, grazie ad Internet, Myspace, Blog,Facebook..tutta la scena alternativa underground (si diceva una volta) gode di una cassa di risonanza inimmaginabile fino a qualche anno fa.Voi che ne pensate? Come avete trovato il mondo delle etichette indipendenti al vostro ritorno?
P.:Ci sono giornate votate all'ottimismo e altre votate al pessimismo cosmico. Nelle prime il mondo ci sembra meraviglioso. Tutti comunicano con tutti. Tutto è intorno a te, come recita un famoso spot di telefonia mobile. Ma persino un inguaribile ottimista come Jovanotti aveva trovato il rovescio della medaglia in questa frase. Allora si passa alla fase b. E si scopre che la terra bruciata è molta. Ognuno comunica attraverso la piccola nicchia che è riuscito a creare. Lo spam si moltiplica. Riceviamo centinaia di inviti a concerti a cui non andremo perchè si tengono a 600 km da dove abitiamo. Tutti hanno il loro disco 'finalmente uscito'. A nessuno sembra fregargliene nulla. Myspace è il ricettacolo di inviti inutili per eccellenza.
Molte delle etichette indipendenti sono convinte che basta un giro su facebook per promuovere un lavoro. Il guaio è che questa mentalità si è fatta breccia anche nel mondo major, dove i soldi non sono più così tanti. Così un intero mondo si riversa sui social network, convinti da avere scoperto l'Eldorado. Intasandolo e ingolfandolo.


I.:Partiamo da un presupposto: se un album mi piace lo compro, perchè sento il bisogno di possedere le cose"che meritano". Come sempre voi mettete molta cura anche nel packaging e mi sembra di aver capito che ci sarà anche una sorpresa (Un CD-R vergine se non sbaglio), potete dirci di più?
P.:L'idea di fondo poi tradotta in questo modo 'fisicamente' era quella di lasciare all'ascoltatore la possibilità di farsi una scaletta personalizzata. La prima canzone dell'album dice: 'ora quel che conta si conta da sè'. Per dirla alla Crowley (citare i satanisti è sempre molto 'rock' :-) : "do what thou wilt shall be the whole of the law". Ma senza spargimenti di sangue, percarità. Basta copiarsi sul cd-r le canzoni che piacciono e, al massimo regalarle come filtro d'amore, come si faceva noi con le cassette.

I.: L'ultima domanda è una sorta di gioco...fate voi una domanda a chi vi legge, perchè tutti vanno daicantanti e chiedono, chiedono, chiedono ma magari anche voi volete sapere qualcosa...
P.:La domanda che ogni musicista vorrebbe fare ma non può permettersi è: Caro, cara, ti è piaciuto?Ma non la faremo.:-)

I.: GRAZIE RAGAZZI

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